Ogni anno dal 1990 a soli 200 km dal circolo polare articolo, prende vita l‘iconica struttura temporanea che ha fatto del ghiaccio, delle sue immense forme e della natura che lo circonda punto di forza e di incredibile successo.
Si tratta dell’Ice Hotel in Svezia, l’hotel di ghiaccio più grande del mondo, che ogni anno mette a disposizione tre diverse tipi di stanze, scolpite interamente a mano da artisti di fama internazionale.
Costruire e seguire periodicamente le manutenzioni dell’Ice hotel richiede mesi di lavoro. Per realizzarlo infatti, vengono impiegati grossi blocchi di ghiaccio trasparenti ricavati dal vicino fiume e dedicati a pareti e pilastri che vengono poi tenuti insieme da un composto di neve compattata e ghiaccio che simula la malta. Per decorarlo invece, intervengono designer e scultori di ghiaccio, creando davvero ingegnose soluzioni d’arredo come sedie, mobili, letti e tavolini lavorando direttamente il ghiaccio.
L’intera struttura si estende per sei mila metri quadrati su un unico grande piano con reception, lobby e camere, che per essere perfettamente mantenute vanno da meno 3 a meno 10 gradi. Infatti, per dormire e soggiornare tranquillamente in un ambiente così freddo, gli ospiti al check in, ricevono l’equipaggiamento per la notte che prevede pelli di renna e sacchi a pelo hi -tech.
Le camere non hanno porte ma tende e per l’illuminazione vengono usate solo fibre ottiche azzurre, che attraverso il ghiaccio creano dei meravigliosi effetti di luce. Nel pernottamento è compresa anche un’abbondante colazione in un’area fuori dall’Ice hotel accompagnati da un bagno caldo e una sauna. Nota di lusso dell’hotel è l’Absolut Icebar, il primo bar nato in una location così particolare, tanto da attirare l’attenzione di numerose campagne pubblicitarie internazionali.
Oltre alla magica esperienza di dormire nel ghiaccio accompagnati dalle le strepitose aurore boreali, a disposizione per i clienti dell’hotel anche diverse attività sportive e artistiche: dal tour in motoslitta, alle escursioni con slitte trainate da renne fino alla possibilità di imparare a realizzare sculture di neve. Un soggiorno a 200 km dal circolo polare artico che regala emozioni, colori ma soprattutto esperienze uniche in una struttura destinata a “morire” ogni aprile per poi essere ricostruita con un design completamente nuovo.
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