Vinilia Wine Resort è un’antica dimora risalente agli inizi del ‘900 quando era destinata ad essere la residenza estiva della nobile famiglia degli Schiavoni.
Oggi, dopo un’attenta e raffinata attività di restauro conservativo, a cura della famiglia Parisi Lacaita, si appresta a diventare un punto di riferimento per l’accoglienza e per un’autentica esperienza nella terra del Primitivo.
Vinilia è a Manduria, in contrada Scrasciosa, nel cuore del Salento, in Puglia, nella terra dei Messapi, tra distese di ulivi e di primitivo, a pochi passi dal mare e non distante dalla foce del fiume Chidro. Un maniero in stile neo-medioevale con la sua torre dominante e i quattro torrini laterali, con le sue merlature imponenti come ricami perse tra il blu del cielo e il verde della campagna, stagliate in un paesaggio che obbliga alla riflessione, perdendosi nelle variazioni di rosso tramonto e i pantoni dell’alba, di cui godere dal giardino o col naso all’insù nella torre dell’osservazione.
Il recupero a Vinilia è diventata scelta architettonica e di stile per arricchirsi di una consapevolezza etica volta alla tutela e alla conservazione attiva del patrimonio identitario locale. Sono stati riutilizzati tutti i materiali trovati nella vecchia struttura originaria e ne sono stati cercati altri girando tra mercatini e rigattieri, ridando dignità e riscoprendo la storia nascosta in ogni pezzo che oggi compone il complesso mosaico che dà stile e anima a Vinilia.
Ogni camera è unica e con un’atmosfera esclusiva. Nelle diverse stanze i letti in tufo si alternano a quelli in ferro ed in legno realizzati da artigiani locali. Lo stilepassa dal minimalismo più rigoroso al déco, secondo una logica di accostamenti inusuale ed irriverente. Nel Castello, nel dedalo delle camere, si snodano spazi comuni destinati all’ozio, al relax, alla lettura, alla contemplazione del panorama circostante fatto di campagne, di vigneti, di piccoli edifici rurali.
Il ristorante Casamatta è oggi la sfida enogastronomica più articolata di questo pezzo di Salento. Dal 2019 il ristorante ha ottenuto il riconoscimento della Stella Michelin.
La cifra del gusto è affidata allo chef Pietro Penna che propone una cucina di grande carattere, pulita, passionale e concreta.
Sapori mediterranei con materie prime che arrivano dall’orto del Castello e prodotti sapientemente selezionati alla ricerca di gusto e piacevolezza, che sono i protagonisti di una tavola in cui la tecnica francese dello chef viene messa al servizio della valorizzazione dei sapori.
Un’attenta selezione e ricerca di materie prime, legata all’incontro e al confronto con i produttori locali, ha portato lo chef a ritrovare una Puglia del gusto, che detta il tempo di una cucina che lega ai sapori di questa terra il pathos e l’eleganza di uno stile elegante ed emozionale.
Chef Pietro Penna che dopo essersi formato nella cucina di Sergio Mei al Four Season di Milano e dopo una lunga esperienza al fianco di Eric Briffard al George V, Due Stelle Michelin di Parigi, è tornato in Puglia per dare un’anima gourmet a Casamatta: una sfida nella quale porta la formazione della cucina classica francese nel rispetto dell’essenza e della natura della materia prima.
Il ritorno nella sua amata e difficoltosa terra, è stato per lo chef Penna una sorta di mantra alla riscoperta di un luogo in cui il tempo pare fermarsi, dove i colori, gli odori, il vento, la luce, il mare, i vigneti, gli uliveti evocano profumi, sensazioni e regalano svariate materie prime, protagoniste assolute nei suoi piatti. Tutta questa ricchezza permette allo chef di creare concetti culinari sorprendenti.
Gli odori e i profumi di questa terra riportano nella mente la spensierata infanzia ed è così che ha riscoperto elementi come le lumache di vigna, il cardo selvatico, gli alberi di bergamotto, i gelsi, le primizie di primavera che in luoghi lontani dalla terra perdono fascino e attrattività.
La sala ristorante ospita una serie di tavoli di epoche e stili diversi, accostati in maniera casual e allestiti con sedie ultra moderne di gusto nordeuropeo. L’illuminazione è realizzata da pezzi di luminarie tradizionali pugliesi degli anni 50, collocati in maniera del tutto inusuale ed innovativa. Un grosso camino di produzione artigianale in ferro cortain fa da sfondo all’ampio salone.
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