Secondo Treccani, la Green Economy è: “Un modello teorico di sviluppo economico che prende in considerazione l’attività produttiva valutandone sia i benefici derivanti dalla crescita, sia l’impatto ambientale provocato dall’attività di trasformazione delle materie prime. In particolare la g. e. è una forma economica in cui gli investimenti pubblici e privati mirano a ridurre le emissioni di carbonio e l’inquinamento, ad aumentare l’efficienza energetica e delle risorse, a evitare la perdita di biodiversità e conservare l’ecosistema. […] Nel modello della g. e., piuttosto che essere visto come un recettore passivo di rifiuti generati da attività economica o uno dei tanti fattori di produzione sostituibili, l’ambiente è un fattore determinante della produzione economica, di valore, stabilità e prosperità a lungo termine, ed è fonte di crescita e stimolo all’innovazione. L’ambiente è un enabler della crescita economica e del benessere umano. Inoltre, poiché i poveri sono più dipendenti dalle risorse naturali per il loro sostentamento, la g. e., contrastando il degrado ambientale, promuove anche l’equità della crescita. La g. e. determina una trasformazione nelle modalità di produzione economica e favorisce la creazione di nuove tipologie di lavoro (green jobs) in una vasta gamma di settori: l’agricoltura biologica, la produzione di energie rinnovabili, le costruzioni per l’efficienza energetica, la bioarchitettura, il trasporto pubblico ecologico, la bonifica, la riqualificazione e lo sviluppo di siti brown-fields (aree industriali dismesse), il riciclaggio e la trasformazione dei rifiuti e così via. Ma ciò richiede adeguate politiche sociali, ambientali ed economiche, investimenti in nuove competenze, adeguati strumenti di intervento e cambiamenti comportamentali nella società.“
Ma com’è possibile mettere in pratica una Green Economy ed un Green Shopping? Innanzitutto, quando si esce a fare compere, bisogna porsi una specifica domanda ogni qualvolta vogliamo acquistare qualsiasi cosa: “Ne ho davvero bisogno?”.
Sempre una frase scontata ma di fatto non lo è. Quante volte ci è capitato di comprare una maglia o un oggetto per poi tenerlo nell’armadio o darlo via perché non ce ne facciamo nulla? Troppe, troppe volte.
Vuoi premiare o premiarti per qualcosa? Cerca qualcosa di diverso da un oggetto. Prova un’esperienza, un trattamento, un pranzo in un nuovo locale. Insomma, cerca di fare uno shopping responsabile.
Se invece hai deciso che quell’oggetto ti serve davvero – magari una maglia – allora leggi bene l’etichetta ed assicurati che i materiali siano eco-friendly.
Nel caso di shopping online, invece, oltre ai già citati accorgimenti, è bene cercare di fare un piccolo sforzo. Ovvero, fare meno ordini possibili. Sembra assurdo e quasi “impossibile”, ma sarebbe molto importante avere a che fare con meno imballaggi possibili e, facendo grandi ordini, questo potrebbe essere possibile. Inoltre, sarebbe utile risparmiare tempo, imballaggi e connessione alla rete, organizzandosi con gli amici e facendo degli ordini tutti insieme.
Alcuni colossi dell’e-commerce quali Zalando, Yoox e Amazon, inoltre, fanno del loro meglio mettendo a disposizione dei clienti prodotti ecosostenibili, da imballaggi più piccoli e con meno sprechi possibili.
Il futuro del nostro pianeta dipende da noi. Di conseguenza, è utile comprare meno e meglio – magari riordinando l’armadio più spesso – così come bisogna controllare i prodotti e la loro lavorazione.
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