In un momento in cui il mercato della plastica sta decisamente rallentando anche a causa delle recenti direttive europee, molte grandi aziende stanno cercando di diventare più eco- compatibili, riducendo o eliminando definitivamente la plastica dalle confezioni, ma anche dai giocattoli stessi.
Dopo averla utilizzato per decenni sia nei prodotti che negli imballaggi, molte aziende di giocattoli hanno deciso di fare marcia indietro, valutando attentamente il potere inquinante di questo materiale.
Si parla in particolare del più noto mattone Lego che continua ad affermarsi come campione del giocattolo verde, promettendo di inserire nella sua produzione gran parte di materiali sostenibili al 100%, entro il 2030. Lego per ora mantiene segreta la sua ricetta ma garantisce di riutilizzare anche gli scarti di plastica nella produzione.
“Una sfida tecnica importante” ha dichiarato Tim Brooks, il responsabile dello sviluppo sostenibile, perché la sostituzione dovrà essere invisibile ai consumatori. I nuovi modelli dovranno infatti, avere le stesse caratteristiche fisiche dei vecchi incluso l’involucro, per mantenere l’assoluta compatibilità. Lego sta infatti, lavorando anche al suo imballaggio che gli consente di ridurre i costi di trasporto ed entro il 2025 saranno realizzati con materiali rinnovabili o riciclati.
L’azienda danese non è l’unica ad orientarsi verso una produzione più sostenibile, tra le più note anche Uno che ha annunciato il nuovo lancio di un mazzo di carte 100% riciclabile, rimuovendo anche il cellophane dalla confezione per mantenere il più possibile la sostenibilità.
A queste si aggiunge poi l’azienda italiana Quercetti che ha scelto di trasformare 6 delle sue linee di giochi in plastica: dalle piste per le biglie, ai chiodini, fino ai giochi con i dadi e realizzarli con un biocomposito fatto di fibra di legno e plastica ecosostenibile. Prodotti utili, che rispettano la natura e sensibilizzano anche i più piccoli consumatori sui delicati ed importanti temi ambientali.
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