Mare Estero
31 Gennaio 2020

Mont Saint-Michel: meta ideale per un weekend fuori dal tempo

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Mont Saint-Michel è un isolotto tidale della Francia settentrionale, noto al mondo per le sue incredibili maree. Due volte al giorno, infatti, quando il coefficiente di marea supera 100/110, l’acqua ricopre completamente la terra circostante e l’area resta isolata dalla costa. 

Questa zona è una delle più visitate della Francia, con i suoi oltre 3 milioni di visitatori all’anno. Tutta l’area dell’isola è considerata come monumento storico ed è stata definita Patrimonio Mondiale dell’UNESCO a partire dal 1979.

L’edificio principale, quello a cui l’isolotto deve la propria fama oltre alle maree, è l’Abbazia che custodisce il santuario costruito in onore di San Michele Arcangelo. Grazie a questo santuario, Mont Saint-Michel è uno dei tre maggiori luoghi di culto europei intitolati a San Michele Arcangelo, insieme alla Sacra di San Michele in val di Susa, e al santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano.

Secondo la leggenda, l’Arcangelo Michele apparve nel 709 al vescovo di Avranches, sant’Auberto, chiedendo che gli fosse costruita una chiesa sulla roccia. San Michele, dopo aver visto che il vescovo ignorava la sua richiesta, gli bruciò il cranio con un foro rotondo provocato dal tocco del suo dito, lasciandolo però in vita. Il cranio di Sant’Auberto con il foro è conservato nella cattedrale di Avranches. Sull’isolotto venne quindi sistemato un primo oratorio in una grotta ed il luogo prese il nome di Mont-Saint-Michel-au-péril-de-la-Mer.

L’Abbazia benedettina edificata a partire dal X secolo, ha vissuto secoli di altri e bassi, superando la Guerra dei Cent’anni e la Rivoluzione Francese. Nel 1966, in occasione dei 1000 anni della fondazione, una piccola comunità monastica benedettina si insediò nell’abbazia, sostituita nel 2001 dalle Fraternità monastiche di Gerusalemme. La costruzione è formata da parti sovrapposte con stili che vanno dal carolingio al romanico fino al gotico. La cittadina sorta poi sulle pendici della roccia, sotto l’Abbazia, si snoda intorno all’unica strada, la Grande Rue, che sale al santuario girando intorno alla roccia.

Ma questo isolotto non è sempre stato così isolato dalla terraferma: fino all’epoca dei Galli, infatti, si ergeva all’interno della foresta di Scissy e la riva si estendeva fino alle isole Chausey. Il livello del suolo, però, andò gradualmente ad abbassarsi fino a quando, nei primi anni del 700, la foresta non venne definitivamente inghiottita dal mare. La riva, che è nota anche per il fenomeno delle sabbie mobili descritto da Victor Hugo, è stata oggetto di lunghi lavori di bonifica al fine di conservare la caratteristica natura di isola. Attualmente, Mont Saint-Michel è collegata alla terraferma tramite una passerella inaugurata qualche anno fa. Senza lavori, si è stimato che il fenomeno delle maree sarebbe terminato nel 2040.

In questo 2020, le maree dovrebbero avere un coefficiente superiore a 100: dal 10 al 13 febbraio; dal 10 al 13 marzo; dal 7 all’11 aprile; dal 7 al 9 maggio; dal 21 al 22 agosto; dal 17 al 21 settembre; dal 16 al 19 ottobre e dal 15 al 17 novembre.

Se invece si è più attratti dalla storia, a Mont Saint-Michel è possibile visitare il Musée de la Mer et de l’Ecologie; il Musée Historique; il Louis Tiphaine; l’Abbaye du Mont Saint-Michel e l’Archéoscope. Sull’isolotto sono presenti anche alcuni esclusivi hotel con vista mare, ideale per chi non vuole perdersi neanche un istante di questo incredibile luogo.

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