Costruito nel 2016 sopra il torrente Ragaiolo in Val di Rabbi, il ponte tibetano è ormai diventato una tappa fissa per tutti coloro che amano la montagna e la Val di Rabbi.
Costruito in ferro e con una pavimentazione di grate di ferro, il ponte tibetano è adatto a grandi e piccini grazie anche alle alte protezioni. Unico neo: se si è accompagnati dal proprio cane, molto probabilmente bisognerà portarlo in braccio un po’ per timore che si ferisca sulle grate ed un po’ per l’altezza della struttura.
Per raggiungere il ponte basta seguire la strada fino a Rabbi Fonti e partire dal parcheggio Coler per la camminata di circa 40 minuti che porta proprio al ponte. All’inizio del sentiero che parte dal parcheggio, si possono trovare inoltre le indicazioni per la Val di Cércen, per alcune malghe della zona in cui si mangia benissimo e per varie altre mete nel cuore del parco Nazionale dello Stelvio.
Un’altra via per raggiungere il ponte, è quella che parte dal parcheggio Plan/Area sosta al Plan. Anche in questo caso la camminata è di circa mezz’ora.
Attraversare il ponte è davvero emozionante: la struttura è lunga circa 100 metri e raggiunge un’altezza massima di 50 metri sopra la cascata del torrente Ragaiolo. L’emozione e l’adrenalina nell’attraversarlo sono altissime!
Per qualche minuto, si ha la sensazione di trovarsi sospesi tra la terra ed il cielo, immersi in una natura che sembra sempre irraggiungibile se si vive in città.
Tuttavia, per quanto suggestivo possa essere il paesaggio visto dal ponte, non è una meta adatta a chi soffre di vertigini.
Prima o dopo le camminata sul ponte, se si vuole concluderà o iniziare la giornata in bellezza, da visitare in zona ci sono anche le bellissime Cascate di Saent.
La camminata, ovviamente, è notevolmente più impegnativa rispetto a quella che porta al ponte sospeso.
Logisticamente parlando, le cascate si trovano a un’ora e mezza da Malga Fratte; a un’ora dal ponte tibetano; a venti minuti da Malga Stablasolo; a quaranta minuti dal parcheggio Coler e a due ore dall’Area Sosta Al Plan.
Per la prima parte del tragitto, la strada per le Cascate di Saent è fattibile e sono presenti molti tavolini e griglie per chi si vuole fermare a ricaricare le batterie prima di proseguire verso il secondo pezzo di strada, ovvero quello che va dalla base alla cime delle cascate: un percorso più ripido e più impegnativo.
Il sentiero prevede poi di continuare verso Malga Stablasolo, ma è tranquillamente possibile fare tutta la camminata anche passando prima per questa malga e poi per le cascate.
Questi sentieri che si snodano nel gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale sono dei percorsi che vanno assolutamente percorsi almeno un paio di volte nella vita: la vista è mozzafiato e la fatica viene ripagata dallo spettacolo della natura che è questa parte della Val di Rabbi.
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