Troppo spesso, l’Italia è abituata ad occupare gli ultimi posti nelle classifiche europee, alimentando i pregiudizi sul Bel Paese che in alcuni settori, quando vuole, sembra essere incredibilmente ed indubbiamente qualificato.
Infatti, secondo il rapporto condotto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ( ISPRA) seguito poi da un’analisi dell’Agenzia Nazionale per l’Energia, di recente l’Italia sembra essere stata annoverata tra gli Stati europei più virtuosi dal punto di vista della produzione delle energie rinnovabili, superando Stati come Francia, Germania e Regno Unito e posizionandosi dignitosamente in testa alla classifica europea.
L’Istituto, dopo aver analizzato i parchi elettrici dei principali Paesi europei dal punto di vista delle fonti utilizzate, nonché della loro trasformazione e delle emissioni di gas serra, ha rilevato che l’Italia ha dimostrato di essere la migliore d’Europa per energia eolica e fotovoltaica prodotta.
In particolare, alla fine del 2019 la produzione è aumentata del 81% per il settore eolico e del 5% per il termico, soddisfacendo l’88% della domanda nazionale con elettricità proveniente da soli sorgenti carbon – free.
Fin ad ora l’lSPRA ha rilevato anche che, il parco termoelettrico italiano è tra quelli con il minor contenuto di carbonio, con una quota naturale tra le più elevate in Europa, classificando la nazione come la più green e meno inquinante, prima di noi solo la Svezia.
Nonostante lo Stato italiano non sia ancora arrivato ad una completa indipendenza energetica, questi piccoli passi rappresentano comunque un esempio internazionale che potrebbero raggiungere presto importanti traguardi.
Anelli di gas sull 'Etna, accanto alla falce di Luna (fonte: Marcella Giulia Pace)
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