La Tempesta Vaia che ha colpito il nord Italia e l’arco alpino alla fine del 2018 ha lasciato senza ombra di dubbio enormi cicatrici su tutto il territorio.
Tuttavia, non sono mancate le iniziative di privati o aziende per riuscire a donare nuova vita al legname che non è stato possibile recuperare.
Nelle ultime settimane, ha iniziato a spopolare soprattutto su Instagram il bellissimo Drago di Vaia, prodotto in legno dello scultore di Asiago Marco Martalar.
Questo vero e proprio capolavoro è alto 6 metri, lungo 7 ed è formato da oltre 2000 rami: per questo ha inoltre già conquistato il primato come “scultura alata più grande d’Europa“. Questo drago vuole andare a rappresentare la rinascita dell’Alpe Cimbra di Lavarone dopo Vaia ed è situato vicino a Slaghenhaufi, nel Comune di Lavarone, alla fine di una passeggiata facilmente raggiungibile.
Un omaggio incredibile sia alla zona di Lavarone che alla voglia di rinascere, di ritornare a vivere e di dare nuova vita al legname. Vaia ha certamente distrutto moltissimo, ma questo saper dare nuovo scopo ai materiali è davvero un qualcosa di cui Marco Martalar può andare fiero. Questo Drago è davvero maestoso e ricorda moltissimo la fierezza e la forza sia della natura che di questa zona della regione.
La realizzazione del drago di Vaia si va ad inserire nel progetto “Lavarone Green Land”: ovvero un progetto che punta al valorizzare quattro sentieri della zona. I sentieri sono: il Sentiero delle leggende; il Sentiero delle sorgenti, il Sentiero 4 salti nel bosco e il Sentiero del respiro degli alberi.
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