Esisteranno sempre alcuni capi di cui non se ne potrà mai fare a meno, e come non non si può affrontare il caldo estivo senza occhiali da sole e bermuda, così non si può superare il freddo invernale senza, il protagonista indiscusso dei mesi più gelidi: il piumino.
Dalle classiche piume d’oca, alla più recente fibra sintetica o microfibre di poliestere, l’imbottitura del capo invernale per eccellenza proposto dalle case di moda ha da sempre soddisfatto la richiesta del cliente isolando perfettamente il freddo ma con un spiacevole impatto negativo sull’ambiente.
Questo, è il motivo che ha spinto il Brand americano Pangaia, già orientato ad un filone di moda sostenibile, a proporre e produrre “Flwrdwn”, il primo piumino green composto e imbottito da petali di fiori selvatici. La produzione del capo inizia con la semina dei fiori che punta ad un’agricoltura rigenerativa, comportando ad una consistente riduzione di gas serra e aiutando a preservare le acque naturali sotterranee e la riproduzione delle farfalle.
I fiori, una volta raccolti ed essiccati, vengono lavorati ed uniti con dei preparati biologici e fissati con un gel per assicurare prestazione e durata. La parte esterna del piumino invece, è realizzata da pigmenti naturali vegetali su materiali riciclati con un imbottitura 100% biodegradabile grazie ai petali di fiori.
Le caratteristiche estremamente innovative di questo piumino, vengono accompagnate da un packaging altrettanto affascinante, infatti per la consegna viene utilizzata della bioplastica in grado di decomporsi in soli 6 mesi. Un prodotto, che equivale ad vera rivoluzione nel settore della produzione di giacconi e piumini, in cui la natura è arrivata in soccorso di chi desidera vestirsi più sostenibile e, se sfruttata correttamente può essere in grado di offrire i propri frutti per creare abiti eleganti e alla moda, senza sfociare nel danneggiamento inutile di flora o fauna ma valorizzandola dignitosamente.
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